Nel territorio veneto, più che in altre regioni italiane, il legame tra i luoghi dell’archeologia industriale e il paesaggio è particolarmente significativo: ciò è dovuto al forte intreccio della manifattura con la campagna ed il mondo rurale, piuttosto che con la città densa, nonché aduna certa precocità della manifattura in Veneto, generata da un pre-capitalismo illuminato che introduce nella campagna forme di tecnologia avanzata per il miglioramento della produzione agricola. Questo fa si che tutto il territorio regionale sia disseminato di reperti della prima industrializzazione, in stretta relazione alle differenti condizioni geografico-morfologiche e alla distribuzione di insediamenti, risorse, materie prime, energia e manodopera. Si tratta di singoli manufatti (mulini, centrali idroelettriche, idrovore; fornaci, segherie; miniere, filande, ecc.) ma anche reti (ferrovie, tramvie, acquedotti, ecc.) e complessi (quartieri, villaggi e città operaie).
Nel visualizzatore geografico sono riportate alcune tra le più significative tipologie di manufatti e siti dell’archeologia industriale nel Veneto, ripresi dall’omonima ricerca pubblicata nel 1990. Tale elenco è da intendersi aperto ed implementabile, ed è un punto di partenza per conoscere, salvaguardare e valorizzare un patrimonio spesso ancora sottostimato.
