INFESTAZIONI DA BOSTRICO TIPOGRAFO: UNA NUOVA EMERGENZA POST-VAIA
La vitalità dei boschi di abete rosso (Picea abies) del Veneto è messa a repentaglio da un piccolo coleottero della famiglia degli scolitidi che si nutre di legno: il bostrico tipografo dell’abete rosso (Ips typographus L.).
Il bostrico tipografo è un organismo naturalmente presente negli ecosistemi forestali. In condizioni normali (fase endemica), svolge un ruolo ecologico importante, attaccando le piante deboli o giunte alla fine del loro ciclo vitale.
Alla fine di ottobre del 2018, un evento tanto eccezionale quanto violento, la tempesta “Vaia”, ha colpito i nostri boschi, abbattendo milioni di alberi, per la quasi totalità di abete rosso. Il materiale legnoso schiantato ha costituito un‘importante disponibilità di cibo per il bostrico tipografo, che ha avuto la possibilità di riprodursi in massa, aumentando il suo potenziale di attacco e di danno agli abeti rossi.
In conseguenza alla disponibilità di risorse dovute agli alberi sradicati, si sta sviluppando la più ampia infestazione da bostrico tipografo mai osservata sulle Alpi meridionali, che sta costituendo un’ulteriore perdita di risorse forestali. Le piante sopravvissute alla tempesta sono estremamente vulnerabili all’attacco dell’insetto, in parte perché indebolite e in parte per la grande pressione dell’insetto (fase epidemica).
Vasti gruppi di piante si presentano completamente disseccati e il colore delle chiome vira repentinamente dal verde scuro al giallo e quindi al rosso ruggine. L’insetto, scavando un fitto reticolo di gallerie sotto la corteccia degli alberi, interrompe il flusso della linfa e li fa seccare in piedi.
L’attuale infestazione rappresenta, nella sua straordinarietà, un fenomeno naturale che va gestito per contrastarne il dilagare, pur nella consapevolezza delle difficoltà operative legate a un fronte di attacco particolarmente ampio. Gli interventi di gestione del bosco, infatti, possono concorrere al contenimento della popolazione dell’insetto, che si prevede cresca nei prossimi anni fino a una numerosità tale da comportare una forte autolimitazione, sia per la competizione riproduttiva e nutrizionale sia per l’aumento degli antagonisti naturali e della resistenza delle piante che riusciranno ad adattarsi alle mutate condizioni ambientali.
A novembre 2021 è stato istituito un Tavolo tecnico-scientifico da parte del MIPAAF (Ministero delle politiche agricole e forestali) che si sta occupando di studiare e seguire il fenomeno per poterlo correttamente governare negli anni a venire. Al Tavolo, che si giova del supporto scientifico del dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova, partecipano i referenti della Regione del Veneto, assieme alle altre Regioni e Province autonome interessate (Trento , Bolzano, Friuli Venezia Giulia e Lombardia).
Tra le attività intraprese dal gruppo di lavoro vi è il monitoraggio con trappole a feromoni volto alla comprensione della dinamica di popolazione dell’insetto (aumento-stabilità-decrescita) ed il monitoraggio visivo dei nuovi nuclei di piante colpite che si stanno manifestando con il caratteristico viraggio di colore della chioma (da verde a giallo e poi arancio-rossastro).
Attraverso delle applicazioni per smartphone sviluppate dall’Università di Padova –Dipartimento DAFNAE e basate su ESRI ArcGIS Online, grazie alla collaborazione con personale che opera sul territorio (Veneto Agricoltura, Servizi Forestali, guardie boschive, liberi professionisti) si stanno raccogliendo i dati presentati in questa pagina. Il confronto con l’analisi dei dati satellitari raccolti dalla Regione del Veneto permette di stimare il numero delle piante attaccate dal bostrico tipografo nel corso della stagione, quantificare i danni nelle varie zone colpite e organizzare gli interventi previsti nell’ambito della Strategia regionale per il contrasto del bostrico tipografo (Ips typographus L.) in Veneto adottata con Deliberazione di Giunta regionale n. 833 del 12 luglio 2022 secondo le indicazioni tecniche contenute nelle Linee guida regionali per la difesa dei popolamenti forestali dal bostrico tipografo.
Il 22 agosto del 2023 è stata prodotta dal DAFNAE una relazione che aggiorna gli esiti del monitoraggio nel corso della stagione dei nuclei e delle trappole.
A supporto della programmazione degli interventi nell’ambito delle Strategia regionale si è provveduto all’individuazione di aree a maggior rischio, anch’esse rappresentate nel visualizzatore geografico, definite attraverso un’analisi multifattoriale che consente di determinare quei popolamenti forestali che, per la loro vicinanza a nuclei attivi o ad alberi schiantati ancora al suolo, hanno maggiori probabilità di essere oggetto di una espansione dell’infestazione.
Ulteriori informazioni e documentazione relativi al bostrico sono contenuti nella pagina dedicata.