La tutela della biodiversità nel Veneto avviene principalmente con l’istituzione e successiva gestione delle aree naturali protette (parchi e riserve) e delle aree costituenti la rete ecologica europea Natura 2000. La rete si compone di ambiti territoriali designati come Siti di Importanza Comunitaria (SIC), che al termine dell’iter istitutivo diverranno Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e Zone di Protezione Speciale (ZPS) in funzione della presenza e rappresentatività sul territorio di habitat e specie animali e vegetali indicati negli allegati I e II della direttiva 92/43/CEE “Habitat” e di specie di cui all’allegato I della direttiva 79/409/CEE “Uccelli” e delle altre specie migratrici che tornano regolarmente in Italia.
Con Delibera della Giunta Regionale n. 786 del 27 maggio 2016 sono state approvate le Misure di Conservazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) della Rete Natura 2000 al fine della designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), come previsto all’art. 4, co. 4, della Direttiva 92/43/CEE. Tali Misure di Conservazione recepiscono ed integrano il DM n. 184 del 17 ottobre 2007 e si applicano ai Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e, all’atto della loro designazione, alle Zone Speciali di Conservazione (ZSC).
Prima di giungere alla definitiva approvazione le Misure di Conservazione sono state oggetto di consultazione on-line svolta dal 25.03.2016 al 26.04.2016 per il tramite del Portale Integrato per l’Agricoltura Veneta (PIAVe), ispirandosi all’approccio partecipativo già utilizzato per la predisposizione del PSR 2014-2020, coinvolgendo attivamente gli attori economici e sociali che compongono il “Tavolo di partenariato”.
In seguito alla chiusura di tale consultazione è stata effettuata la valutazione delle proposte e delle osservazioni. La Sezione Parchi Biodiversità Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori di Regione del Veneto ha dunque provveduto ad archiviare e classificare le proposte e le osservazioni pervenute da parte del partenariato, effettuando, se pertinenti, integrazioni e modifiche alle Misure di Conservazione.
L’articolo 3 del DPR 357 del 1997 affida alle Regioni il compito di individuare i siti di rete Natura 2000 e le misure di conservazione necessarie che possono all’occorrenza contemplare appositi piani di gestione.
Il piano di gestione si presenta quindi come lo strumento che consente di conseguire l’obiettivo della conservazione della biodiversità tenendo conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali come indicato dall’art. 2 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat”.
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